destionegiorno
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Carlo Baroni nasce a Milano il 21 aprile del 1973, vive e lavora a Lodi e, fin qui, non interessa a nessuno. Appassionato di goticismo e introspezione, lettore avido, caotico e mai laureato, refrattario alla vita mondana e al divertimento, autore di numerosi racconti e poesie che spaziano dal ... (continua)
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Carlo Baroni
Le sue 51 poesie
E’ buia la strada
che a te conduce,
e presto
non mi attenderai
alla sua fine.
Imprecheranno
i nostri volti
che si induriscono,
nella
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Ecco, infine,
i volti degli scomparsi
che aspettavano di maledirci.
Con le torce e le catene,
ho fatto ciò che ho fatto,
ho amato chi ho amato.
Brucia la mia carne
fino all’oscurità dell’anima,
se questa deve essere
la mia penitenza
per tutte le
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Eravamo troppo belli per morire così,
trafitti dalle spine del dubbio,
come nelle notti gelide
che arrivano senza
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Alzo lo sguardo
per abbeverarmi
al chiarore tremulo
e fresco delle stelle.
La gola è secca di fumo,
respira
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Ti rivedrò nella neve.
Nel suo morbido argento
si confonderà il tuo brillare.
E in quel solo attimo di
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Nel lento sfacelo,
si estinse l'ultimo calore.
Impallidirono le belle forme,
finche' il sangue divenne polvere.
Io ti osservavo in silenzio,
contemplando l'armonia delle ombre,
il fumo corrodeva i respiri,
non sapevo di chi fosse il tuo nome.
I
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Schegge di vetro
piangono dagli occhi,
la pelle corrosa
e lacerata dal gelo.
Tremanti,
i pensieri bruciano
di febbre e
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Amavi sui sepolcri
e nella tua immortale fiamma
risorgevano poveri resti.
Bruciavi le tue vesti,
morbida di bellezza,
fra ossa e dura terra.
Eri calda
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Ricordo ancora
il lungo inverno
dietro alla finestra,
con le mie sigarette
e la tua nostalgia.
Coni opachi
di luce
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Lune al tramonto,
le nostre vite con loro.
Siamo inganni del tempo,
siamo pagine in volo,
siamo orme in riva al mare
per
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Sospinti dai riflessi
di uno scialbo tramonto,
dispersi
nell'oscurità
delle notti a venire,
così
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Ci sei almeno tu
in questa lunga notte
senza futuro,
resa cieca dalla nebbia
e orfana della sua antica luna?
Ricordi gli anni
in cui eravamo felici?
Era bello adagiarsi
nelle morbide oscurità
di un tempo lieve
che ingannava la
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Era pioggia sporca
a bagnarti i capelli.
Camminavi sola e incurante
sulla strada dei tuoi anni,
e riuscivi a fuggire
gli
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Potessimo ancora
bruciare senza morire,
o essere i raggi intensi
dell'ultimo plenilunio.
Potessero i nostri sensi
fare
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Forse non volevi altro
che andartene da qui.
Non i fieri stendardi
che precedono il sole
o le cupe insegne
della notte a
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